IL MERLETTO A FUSELLI OGGI: AFFASCINANTE PASSATEMPO OPPURE ATTIVITA’ LAVORATIVA?

Il merletto a fuselli vanta una storia importante che parte da secoli addietro. Le tecniche esecutive giunte fino ai nostri giorni nascono alla fine del 1400 a Venezia diffondendosi successivamente in tutta Europa ed anche oltre. Con alterne vicende, questa forma di artigianato artistico, ha costituito, fino ai primi anni ‘60 del secolo scorso, una fonte di ingenti guadagni dal punto di vista economico. Il livello tecnico raggiunto, nei periodi storici dove il merletto a fuselli era assai richiesto, è stato elevatissimo, sia per quanto riguarda l’abilità di chi realizzava i manufatti, sia per la complessità e bellezza dei disegni, sia per la preziosità dei filati e dei tessuti utilizzati per assemblare i prodotti finiti. Gli esemplari, sfuggiti alle ingiurie del tempo e conservati fino ai nostri giorni, sono spesso, vere e proprie opere d’arte. Il mercato che dettava le regole in questo settore, era molto esigente. I committenti principali erano le corti, l’alto clero e l’alta borghesia, di conseguenza chi lavorava con i fuselli doveva soddisfare standard elevatissimi in termini di qualità. Certo un gran numero di lavoranti si dedicava per anni all’esecuzione ripetitiva di tracciati ricorrenti. Spesso le lavorazioni più importanti erano realizzate nelle loro componenti da più mani e solo al termine della lavorazione venivano assemblate assieme da mani esperte nel ricamo. Le figure che ideavano ed avevano una visione d’insieme erano poche, in relazione al grandissimo numero delle lavoranti, ma complessivamente, ognuno nel suo ruolo, doveva raggiungere l’eccellenza per stare al passo con le richieste dei committenti. Se da una parte questa situazione sacrificava la creatività della singola merlettaia, dall’altra stimolava i disegnatori e coloro che curavano l’assemblaggio dei manufatti, alla ricerca continua dell’eccellenza.
Da quando il merletto a fuselli ha perso questa sua notevole importanza economica, dopo aver attraversato lunghi periodi di crisi, è stato riscoperto e di nuovo valorizzato, ma le motivazioni di un tempo sono senz’altro venute a mancare.
Oggi fare merletto, per i più, è un affascinante e piacevole passatempo. Quest’attività trova spazio nelle associazioni a carattere culturale, soprattutto per il suo valore associativo: le persone si incontrano, stanno insieme e confrontano quello a cui stanno lavorando.
Un’altra forma di vita del merletto a fuselli è quello dell’appassionata/o che tra le proprie mura domestiche svolge quest’attività, magari in compagnia, perché ereditata dalla nonna, per la quale invece, era fonte importante di guadagno. Le figure che oggi si dedicano al merletto professionalmente, con il rigore che ogni attività professionale richiede, sono veramente poche. Del resto la richiesta è cambiata. Sono pochi gli amatori esperti che acquistano manufatti, per lo più i committenti (oltre al solito alto clero) sono il mondo dell’alta moda e l’arredamento di alto design, ed in questi casi, la qualità richiesta è veramente elevata, sia dal punto di vista creativo che realizzativo. Al di fuori di questa nicchia ristretta, il discorso è molto diverso. Ben venga la diffusione di quest’arte a livello hobbistico, con i suoi benefici in termine di benessere a livello individuale e con la funzione di conservare e tramandare questa tecnica, purché venga fatto con oggettività. Si vedono infatti in giro, sia nel web che nei vari concorsi a tema, lavori al limite dell’improponibile… va tutto bene, finché tali prodotti vengono riconosciuti per quello che sono, cioè graziosi e spesso ingegnosi frutti di un piacevole passatempo, ma non spacciamoli per capolavori o addirittura per opere d’arte!
Un altro aspetto su cui riflettere è il proliferare di figure che con improvvisazione e soprattutto arroganza, si propongono come maestre/i, oppure disegnatori o grandi realizzatori quando in realtà o si sono avvicinate al merletto da troppo poco tempo o addirittura si professano esperte/i ma non sanno neanche tenere in mano correttamente i fuselli. I veri esperti e le grandi merlettaie riconoscono al volo questi soggetti, il problema è per l’ignaro principiante che avvicinandosi per la prima volta al merletto, se incappa in una di queste tristi figure, compromette, spesso irrimediabilmente, l’approccio con i fuselli.
La passione autentica, lo studio approfondito delle varie tecniche, la lunga (in termini di anni) applicazione delle medesime, la ricerca continua nell’apprendere nuovi elementi di rinnovamento, sono le uniche vie possibili per fare risplendere di vera luce il merletto a fuselli ed assicurargli un futuro, senza dimenticarsi di un altro fattore determinate: Il talento… e questo, non si compra al mercato!!!

One Response so far.

  1. Silvia Maria Grosso ha detto:
    Sottoscrivo completamente le vostre parole. La serietà di ognuno di noi crea la differenza tra la professionista e la hobbista. Grazie ❤ e VIVA IL MERLETTO!

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